La scuola delle Dorotee a Lisbona luogo di ritrovo dei 60mila ragazzi italiani. L’allestimento curato da un gruppo di allievi dell’Afp del Patronato San Vincenzo: «Sfida coinvolgente e stimolante»

«Divertiti», «Sogna», «Gusta»: rappresentano un invito a vivere intensamente le parole poste sulla facciata e nelle stanze della scuola delle suore Dorotee a Lisbona, trasformata
in questi giorni in «Casa Italia», luogo di ritrovo per gli oltre sessantamila giovani italiani che parteciperanno alla prossima Gmg (Giornata Mondiale della Gioventù) dal primo al 6 agosto.

L’allestimento, realizzato su richiesta del Servizio nazionale di Pastorale Giovanile, diretto da don Michele Falabretti, è «made in Bergamo», come già era avvenuto nel 2016 in occasione della Gmg di Cracovia.

Autori del progetto sono un gruppo di allievi dell’AFP Patronato San Vincenzo, del terzo e quarto anno dell’Accademia della Grafica: Laura, Elisa, Angela, Egle, Lisa, Paolo e Carolina.

«Ci siamo messi al lavoro – spiega Herbert Bussini, docente di progettazione grafica e comunicazione visiva – dal mese di marzo, incontrandoci di pomeriggio, dato che si tratta di un impegno extrascolastico. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di recarci sul posto, perciò abbiamo lavorato a distanza, a partire dalle fotografie che ci sono state fornite».

Alcuni teli e pannelli impreziosiscono la facciata, altri sono stati preparati «su misura» per i locali interni. Papa Francesco ha detto che la Gmg di Lisbona, la prima dopo la pandemia, sarà «un grande abbraccio» e i grafici del Patronato sono partiti proprio da questo concetto: «Abbiamo scelto termini che potessero descrivere la gioia di incontrarsi e di stare insieme – prosegue Herbert –. Le lettere sono leggermente sovrapposte proprio pensando agli incontri, alle strette di mano. Abbiamo scelto sfumature di colore che si fondono e rappresentano la volontà di mescolare le proprie storie». Sopra l’insegna di Casa Italia la scritta «insieme» corre come un filo che unisce e lega le persone.

Bussini: «Lasciarsi attraversare»

Nel cortile interno, in un edificio che normalmente ospita una scuola dell’infanzia, intorno ai giochi per bambini, ora non accessibili, «abbiamo creato delle isole – prosegue Bussini – con teli e pannelli che pongono domande e lasciano lo spazio per rispondere, per raccogliere riflessioni, messaggi e interazioni reali. In questi luoghi ognuno è invitato a lasciare un segno del suo passaggio. Ci sono poi strisce di tessuto con la sollecitazione a “lasciarsi attraversare”, in un gioco che coinvolge anche il corpo. Abbiamo previsto dei cartelloni per spiegare il significato delle nostre scelte».

Il filo conduttore sono le parole, il linguaggio, la comunicazione, rappresentati anche attraverso alcune citazioni di autori celebri, che raccontano l’Italia e suscitano domande e
pensieri «Dopo un mese di incontri di brain storming per confrontarci, mettere in moto le idee e individuare un tema comune, ci siamo divisi in piccole squadre ognuna delle quali ha svolto una parte del lavoro. Prima di tutto ho dovuto spiegare ai ragazzi cosa sia la Gmg, perché alcuni non ne avevano mai sentito parlare.

Nella fase di realizzazione abbiamo adottato una prospettiva di sostenibilità, usando materiali riciclabili come la carta e teli leggeri, con un basso impatto sull’ambiente. Ci siamo sforzati di creare un’atmosfera sobria ma accogliente e attenta, mettendo ogni cosa al posto giusto».

I materiali per l’allestimento sono stati infine inviati a Lisbona e a posizionarli sono stati i volontari del Snpg: «In questo modo si è messa in atto una sorta di staffetta tra giovani».

Un impegno importante per gli studenti dell’Afp Patronato San Vincenzo: «È stata una sfida coinvolgente – conclude Bussini – abbiamo lasciato a briglie sciolte l’immaginazione. È stato stimolante per i ragazzi confrontarsi con i committenti e realizzare un progetto con risonanza internazionale, che sarà visto da tante persone.

Sono giovani che si sono messi a servizio dei coetanei, con serietà e curiosità. Dal punto di vista scolastico e professionale è un’esperienza che dà molte soddisfazioni e contribuisce a sviluppare nuove competenze». ( Articolo a  cura di Sabrina Penteriani – L’Eco di Bergamo 29 Luglio 2023)