Le parole del Calendario 2024 del Patronato san Vincenzo

Il 24 gennaio è la Giornata Internazionale dell’Educazione che quest’anno l’UNESCO dedica alla lotta contro l’incitamento all’odio che alimenta pregiudizi e discriminazioni.
Vogliamo riflettere su questo tema utilizzando le parole dell’educazione proposte nel calendario 2024 del Patronato san Vincenzo.

Saluto: il saluto non è solo un atto di cortesia, ma è il primo passo per iniziare una relazione con l’altro, aprendoci all’incontro ed al confronto. Il saluto può essere un cenno, un sorriso, una parola che dimostra apertura e riconoscimento reciproco. Accompagnare il saluto con il nome della persona è anche un modo per riconoscerne l’unicità.

Grazie: ringraziare chi si prende cura di noi, chi ci dedica il suo tempo è un modo per ammettere che non tutto ci è dovuto. Questa semplice parola “grazie”, non solo non costa nulla ma può anche colmare l’altro di soddisfazione per gli sforzi compiuti. Sentire i ragazzi che ringraziano le nostre collaboratrici scolastiche dimostra che è chiaro l’impegno messo nella cura negli spazi e impegna ognuno di loro a mantenerli in ordine.

Discernimento: educare non significa solo far acquisire informazioni, ma richiede che l’altro venga aiutato nello sviluppo della capacità di discernimento, nel riconoscere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Educare significa fornire gli strumenti per valutare criticamente il mondo che ci circonda e prendere decisioni informate, sapendo valutare anche l’attendibilità delle nostre fonti. In questo percorso, siamo ad esempio impegnati sul Progetto AFAF: unendo le forze per combattere le Fake News!

Limiti: imparare a riconoscere i limiti, sia personali che collettivi, è essenziale per una crescita equilibrata. Ammettere i propri limiti non è segno di debolezza, ma ci ricorda che non siamo invincibili e che se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi potremmo trovarci nella condizione di dover collaborare con gli altri. Riconoscere i limiti ed aprirsi alla collaborazione è il percorso che ci ha portato ad aderire alla rete delle scuole CNOS e a “CFP insieme per il territorio”, oltre che a collaborare con tante aziende della nostra provincia che ospitano i nostri studenti durante gli stage promuovendone la crescita professionale con un approccio diverso da quello scolastico.

Scusa e per favore: queste parole non riflettono solo la gentilezza, ma anche la consapevolezza dell’importanza delle relazioni umane. L’educazione è un processo collettivo basato sulla collaborazione, sul rispetto reciproco, sull’umiltà di ammettere i propri errori o i propri limiti e chiedere aiuto agli altri per superarli.

Autonomia e responsabilità: il raggiungimento dell’autonomia è uno degli obiettivi principali dell’educazione, ma essere autonomi comporta la responsabilità di saperci gestire e di essere coerenti nelle nostre scelte. Educare significa formare cittadini consapevoli e responsabili, capaci di contribuire positivamente alla società con le proprie azioni. Il raggiungimento dell’autonomia è l’obiettivo che accompagna, ad esempio, i nostri educatori del servizio PPD e SFA attivo presso la sede di Clusone o negli interventi formativi rivolti a persone disoccupate che vogliono qualificarsi attraverso i percorsi GOL attivi nelle nostre sedi.

Maturità e Sacrificio: essere maturi significa saper prendere decisioni sagge ed affrontare le sfide con coraggio. Talvolta, il percorso verso la maturità richiede sacrifici, rinunce, fatiche che potranno essere ripagati nel tempo con il raggiungimento degli obiettivi prefissati. I nostri ragazzi lo sanno bene perché solo con studio e partecipazione alle attività scolastiche è possibile all’ottenimento della qualifica professionale che apre loro le porte per un futuro ricco di opportunità.

Fiducia e Spiritualità: educatori e studenti devono fidarsi l’uno dell’altro per creare un ambiente di apprendimento efficace. Inoltre, la dimensione spirituale dell’educazione offre un terreno fertile per la crescita interiore e la comprensione del significato più profondo della vita. La fiducia è alla base dei patti formativi che quotidianamente stipuliamo con i nostri studenti e che ci porta a coinvolgerli in progetti sul territorio, promuoverne la partecipazione a concorsi o in attività di mobilità all’estero.

Quelli che abbiamo citato sono alcuni degli esempi di come, ogni giorno, in AFP Patronato san Vincenzo ci impegniamo a curare le relazioni umane mentre promuoviamo attività formative ed educative sia nella relazione con i ragazzi sia in quella con gli adulti.